Purchè sia di serie #31 – Il delitto ha le gambe corte

Purchè sia di serie #31 – Il delitto ha le gambe corte

Cari Lettori,
in questo ottobre che mi vede in compagnia del covid torna la rubrica Purchè sia di serie, che mi aiuta a smaltire le serie che ancora non ho completato e con la recensione di oggi continuo la scoperta dei romanzi di Christian Frascella
La Rubrica a cadenza mensile è nata da un’idea di Chiara La Lettrice sulle nuvole e questo mese insieme a me partecipano anche i blog …

grafica a cure Le mie ossessioni Librose

Ho approfittato inoltre di questo romanzo, ambientato a Torino, città che inizia con la lettera T, per partecipare alla challenge Sarà un’odissea nella quale mi sto impegnando da gennaio.

Il delitto ha le gambe corte
Ispettore Contrera #2
di Christian Frascella

Descrizione
Si chiama Catherine Rovelli, ha investito un pusher ed è scomparsa nel nulla. Poi c’è Long Lai, un ristoratore cinese scappato di casa che Contrera ha l’incarico di riportare alla sua famiglia, e che già nelle prime pagine lo atterra con due calci ben assestati. E soprattutto c’è uno stalker, spuntato fuori dal nulla o giú di lí, che minaccia l’ex moglie e l’ex figlia di Contrera, come le chiama lui, costringendolo a ritornare temporaneamente sotto il tetto coniugale, con tutte le implicazioni tragicomiche di quella convivenza forzata. Insomma, stavolta Contrera è alle prese non con uno ma con ben tre casi che fino alla fine sembrano irrisolvibili. Eppure, grazie alle sue scalcinate qualità e al talento di trasformare gli errori in punti di forza, riuscirà a trovare il bandolo della matassa. Perché alla fine Contrera scava sempre nelle contraddizioni umane. Senza fornire risposte, cercando solo di sopravvivere e, magari, di capirci qualcosa. Scapperebbe ogni volta, se potesse, preda di quel bisogno ciclico di autodistruzione che fa di lui quello che è, un simpatico inetto sempre sull’orlo dell’abisso e sempre capace di uscirne, un po’ sporco di melma ma con un mezzo sorriso a sfumargli il dolore, perché tanto «la vita è orribile a qualunque ora». Lui è Contrera, un investigatore privato dalla vita sgangherata, un cialtrone di talento che riceve i clienti con una birra in mano in una lavanderia a gettoni di Torino. Impossibile non affezionarsi a lui e al suo mondo: la figlia ribelle dai capelli viola, il cognato capace di bassezze sempre piú raffinate, i tanti personaggi che affollano il quartiere multietnico – vivo, e ferito – di Barriera di Milano. Tanto piú in questa nuova indagine, dove Contrera si mette sulle tracce di una bellissima assassina inciampando in guai domestici e sentimentali. Per ritrovarsi alla fine impelagato in un mistero che getta le radici nei mali del nostro tempo e che lui affronta come ci ha già abituato: da inesorabile sbruffone, con la battuta pronta e il coraggio di chi cerca la verità a ogni costo.

La serie è composta da:
Fa troppo freddo per morire
Il delitto ha le gambe corte
L’assassino ci vede benissimo
Omicidio per principianti

Recensione
Sapevo che il mio ritorno in Barriera sarebbe stato memorabile, perchè Frascella dopo avermi fatto amare Contrera nel suo primo romanzo, con questo secondo volume ha confermato il mio affetto per quest’uomo che compie spesso scelte sbagliate ma che alla fine ti fa dire accidenti a lui, mi piace davvero!

Torino, nella sua zona multietnica ci mostra pusher e ragazze sbandate, ci mostra stalker e donne impaurite, e in tutto questo arriva Contrera, che preso da mille pensieri inizia ad indagare sulla scomparsa della bellissima Catherine, che lui ha conosciuto per un fugace attimo, e accusata della morte di uno spacciatore.
Gliene ne capitano di ogni a Contrera in questa nuova indagine, compreso un braccio rotto e una ex moglie da salvare, ma lui affronta tutto con sagacia e ironia, e con quella lingua tagliente che non le manda a dire.

Romanzo trascinante, divertente ma con momenti di vera emotività, mi è piaciuto moltissimo, non solo perchè conferma la bravura di Frascella nel saper dipingere un giallo complicato e con tutti gli indizi messi al punto giusto, ma soprattutto perchè mi ha fatto pensare, scervellare e cercare la soluzione del caso. Amo i libri in cui la mia mente si trova ad investigare, amo i libri i cui protagonisti sono imperfetti e amo che ci sia un’ironia anche cattiva in molti dialoghi.

Anche stavolta i personaggi di contorno hanno una grande attrattiva, a partire alla stessa Catherine fino ad arrivare alla sorella di Contrera, quella donna dolce e adorabile di nome Paola che stravede per suo fratello e che io apprezzo per come l’autore ce la descrive.
Insomma un romanzo assolutamente riuscito che mi invoglia ancora di più a dedicarmi quanto prima al volume successivo.

Chicca

5 Risposte a “Purchè sia di serie #31 – Il delitto ha le gambe corte”

  1. Sembra proprio uno di quei libri che anche io amo! È tanto che non trovo un libro che mi tenga molto impegnata la mente, me lo segno!

  2. Non conosco l’autore ma il tuo entusiasmo è trascinante, magari se mi capita tra le mani ci faccio un pesnierino.

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