Review Party – Le bugie della nostra vita
Buongiorno Lettori,
bentrovati, eccomi oggi con la recensione di un romanzo che ho letto in anteprima e di cui ringrazio la CE Mondadori per la copia e il Blog I miei sogni tra le pagine per l’organizzazione.
Come sempre la nostra bravissima Grafica si è occupata di banner che trovate qui sopra e su nostri canali social: Dolci del blog Le mie ossessioni librose.
Ma veniamo a noi!
Pronti?
Le bugie della nostra vita
di Mikita Franko
Descrizione
Mikita ha solo cinque anni quando muore la sua mamma. Da quel momento, va a stare dallo zio Slava, nella casa in cui il giovane abita insieme al compagno, Lev. La convivenza non parte col piede giusto, ma piano piano i tre diventano una vera famiglia. I problemi cominciano con l’inizio delle scuole elementari, perché per nessun motivo Miki dovrà raccontare il loro segreto. Nessuno dovrà mai sapere che è stato cresciuto da una coppia gay. Nella Russia di Putin, infatti, la diffusione di questo dettaglio metterebbe a rischio il loro nucleo famigliare. A lungo andare, però, questa girandola di bugie travolge Miki portandogli via la spensieratezza. Crescendo, diventa un adolescente rabbioso, aggressivo, cade in depressione. Quando poi si rende conto di essere attratto dai ragazzi, gli sembra di vivere un incubo: sta diventando la prova vivente di quanto sostiene la propaganda del regime, ovvero che le coppie omosessuali crescono figli omosessuali. Ci vorrà tempo, e tanti fallimentari tentativi di innamorarsi delle ragazze, prima che Mikita faccia pace con se stesso e con la propria sessualità… “Le bugie della nostra vita” è un romanzo intenso che punta dritto al cuore raccontando senza ipocrisie una storia estremamente attuale con uno stile fresco e brillante che regalerà al lettore non poche risate.
Recensione
Quando ho chiuso l’ultima pagina di questo romanzo mi sono fermata un attimo per gestire le mie emozioni, perchè tutto ciò che ho letto è ben diverso da quanto mi aspettavo.
La sinossi del romanzo parlava di uno stile fresco e brillante che regalerà al lettore delle risate, io quelle risate le ho mancate del tutto ma nonostante la loro assenza ho amato questa storia.
Una storia complicata, difficile e intensa emotivamente perchè racconta di sentimenti puri e profondi, di paure e speranza.
Miki è il protagonista assoluto della sua vita, nato in un paese così diverso dal nostro che ha idee e metodi che ho fatto fatica a capire. Dalla sua voce di bambino sentiamo raccontare la sua storia, la morte della madre, la vita con due papà in un posto dove l’omofobia dilaga e della sua depressione che spesso sfocia in attacchi di rabbia.
Per me è stato difficile leggere certi passaggi, avrei voluto, da mamma, abbracciarlo e confortarlo, avrei voluto strapparlo ad una realtà complicata per trascinarlo in un luogo meno aspro e più gentile.
Ho trovato perfetta l’evoluzione di Miki nel corso del romanzo, si vede quanto cresca e cambi anche nel modo di raccontarci di se. Se i capitoli di lui bambino avevano un piglio infantile, quelli dell’adolescenza si sono adeguati al suo nuovo io di ragazzo che sta maturando.
Ho amato molto Slava, uno dei suoi papà dolce e tenero che cerca di aiutare Miki in ogni modo, non che Lev l’altro suo papà sia da meno ma lui è più duro, meno incline alla tenerezza e ammetto che un paio di volte mi ha davvero fatta inorridire con i suoi comportamenti, ma poi mi sono detta: io cosa ne so? Come posso giudicare qualcuno che vive in modo così differente dal mio in un paese dove non è ben visto chi ama una persona del suo stesso sesso?
Io spero solo che questo romanzo per Miki sia stato catartico, che lo abbia aiutato nella sua crescita personale, che lo abbia in qualche modo reso consapevole di se stesso e delle sue potenzialità e che gli abbia aperto una porta verso una vita nuova e soprattutto più felice.
Chicca