Morire ti fa bella

Morire ti fa bella

Buongiorno miei cari lettori,
in questo giugno caldissimo che si avvicina alla sua conclusione vi parlo di un romanzo che ho ricevuto in omaggio dalla CE Salani che rigrazio nuovamente e che aspettavo di laggere da tanto tempo.
Eh si perchè Morire ti fa bella, della bravissima Stefania Crepaldi è il secondo volume della storia di Fortunata, una giovane tanatoesteta alle prese con un mistero.
Ma non voglio anticipare i tempi!

Qui trovate la recensione del primo volume:

Di morte d’amore

e ora …

Morire ti fa bella
di Stefania Crepaldi
pag. 272
Casa Editrice Salani
Descrizione
Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone. Sullo sfondo suggestivo della laguna di Chioggia e delle calli affollate di Venezia, Stefania Crepaldi costruisce una storia di straordinaria freschezza, che unisce i toni del giallo a quelli del black humour, dando vita a una serie di personaggi difficili da dimenticare.

Recensione
L’odore del mare arriva fino a qui, assieme ai profumi che produce il laboratorio di Mario e mentre passeggiamo per Chioggia e ne ammiriamo la sua bellezza ci accorgiamo che Fortunata non c’è. Dove sarà finita?
La nostra protagonista si è rifugiata in un posto molto lontano dalla sua solita routine, amareggiata e triste dopo quanto accaduto alla sua vita e ai suoi sogni. Ma Dante è lì che l’aspetta perchè molte persone hanno bisogno di lei.

Ed è così che tutto riparte, ed io mi sono ritrovata a rivivere molte delle emozioni che mi avevano accompagnata durante la sua prima avventura, un mix di rabbia e voglia di riscatto che mi hanno tenuta lì incollata alle pagine.
Di questa storia vi basti sapere che un ragazzo è morto e Fortunata grazie alle sue abilità è chiamata ad aiutare il suo padrino che si trova in un vicolo cieco. Ed ecco che la tanatoesteta con il sogno di fare la pasticciera si trasforma in una investigatrice in erba e tra calli assolati e moretti veneziani ci porterà alla scoperta di un mistero.

Ho trovato la scrittura di Stefania come al solito impeccabile, non una riga fuori posto e tutto studiato alla perfezione; Fortunata sta crescendo e lo si vede dal suo modo di pensare e dalle domande che si pone su se stessa e sulla sua vita. Dubbi, incertezze e sogni, quelli non mancano mai.
La storia si legge benissimo è scorrevole e il caso da risolvere discretamente congeniato anche se da amante dei thriller ho trovato alcune ingenuità nella storia che avrebbero avuto necessità di una spiegazione in più.
Molto molto bello il personaggio di Andrea, che tra tutti gli uomini è quello che ho in assoluto preferito. Un uomo con la voglia di riscattarsi agli occhi del mondo e protettivo verso questa sua nuova amica.

Così come per Di morte e d’amore, la figura del Signor M. mi ha fatta imbestialire, io questo padre così concentrato su se stesso non lo capisco. Sua figlia è infelice e lui non fa nulla per aiutarla a realizzare il suo desiderio più grande, anzi la spinge sempre più verso una carriera che non sente giusta per lei.
Ma io confido che Fortunata cresca ancora e capisca cosa voglia davvero per essere felice.

E poi c’è il finale che secondo me è perfetto, un colpo di scena che non mi aspettavo minimamente ed ua frase che chiude il libro che mi ha emozionata e fatto gridare: E ADESSO?
E adesso temo bisognerà aspettare che Fortunata torni nuovamente tra di noi per mostrarci cosa succederà nella sua bella Chioggia.

Ed io sono qui pronta ad accoglilerla a braccia aperte.

Chicca

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